In
breve
Sono corsi gestiti dalla Regione, si tengono
presso i CFP (Centri di formazione professionale)
e sono rivolti agli studenti che decidono
di non proseguire gli studi dopo la scuola
dellobbligo. In base alla durata rilasciano
certificati di frequenza, attestati di qualifica,
di specializzazione, post-diploma (estetista,
panettiere, pasticciere, cuoco, falegname,
carrozziere, muratore ecc.).
Per
Formazione professionale (in inglese: vocational
training) si intende, in generale, il percorso
di formazione che si deve intraprendere
per accostarsi ad una professione e per
essere pronti ad entrare (o rientrare) nel
mondo del lavoro.
Formazione
professionale iniziale
E' quella rivolta ai giovani che si accostano
per la prima volta al mondo del lavoro.
Formazione professionale continua
E' quella rivolta ad adulti che sono
stati esclusi dal mondo del lavoro (disoccupato)
e/o che intendono riqualificarsi in vista
di un nuovo o di un migliore inserimento.
La formazione professionale continua si
inserisce nel concetto del considdetto "lifelong
learning", un termine inglese che possiamo
tradurre con "formazione lungo tutto
il corso della vita".
Approfondimento
La Formazione professionale indica un percorso
scolastico, di competenza regionale, professionalizzante
per giovani che vogliono entrare subito
nel mondo del lavoro, ovvero senza dover
compiere lunghi studi per arrivare ad un
diploma oppure ad una laurea. Tale percorso
è parallelo e differenziato da quello
che i ragazzi seguono per l'istruzione scolastica
(MIUR), di competenza statale. Il percorso
di studi attualmente è variegato
e dipende dalla tipologia del Centro frequentato.
In Italia i centri di formazione professionale
prevedono un biennio/triennio di studi con
prevalenza di materie pratiche specialistiche
del settore finalizzati al raggiungimento
di una qualifica professionale.
Un
contributo importante alla formazione professionale
viene anche fornito dagli enti di formazione
privati che propongono contenuti formativi
specialistici su settori specifici dell'apprendimento
professionale. Molti corsi proposti da enti
privati, purché accreditati presso
le Regioni italiane, sono gratuiti in quanto
finanziati con le risorse comunitarie del
Fondo Sociale Europeo. L'accreditamento
delle sedi formative è stato avviato
con il Decreto del Ministero del Lavoro
n. 166 del 26 maggio 2001, recepito dalle
Regioni che, ai sensi dell'art. 117 della
Costituzione, hanno poi applicato in modo
autonomo, e spesso molto diverso, i criteri
generali lì normati per il riconoscimento
delle sedi formative. In alcune Regioni
si è poi proceduto successivamente
anche all'accreditamento del personale impegnato,
in ruoli diversi, nella realizzazione di
attività formative finanziate con
risorse pubbliche.
Istruzione professionale
Gli istituti professionali statali sono
caratterizzati da un percorso più
complesso. In particolare prevedono un piano
di studi che può arrivare a 5 anni
consecutivi con specializzazioni intermedie.
Si inizia con un biennio di base, comune
ad altri istituti superiori, seguito da
un anno (il terzo) di qualifica professionale
in un specifico settore professionale. Scopo
del biennio iniziale è quello di
orientare e rendere più consapevole
l'alunno, nella scelta della specializzazione
di indirizzo professionale, prevista nel
terzo anno di frequenza. Il
ciclo di studi può concludersi alla
fine del terzo anno con l'acquisizione di
un diploma di qualifica oppure, acquisita
la qualifica professionale, esiste la possibilità
di accedere ad un successivo corso biennale,
definito post-qualifica, che si conclude
con l'esame di Stato. In questo caso il
corso di studi si conclude come ogni altra
scuola secondaria superiore, con la possibilità
di accesso ai Corsi di laurea.
Formazione
professionale continua
Nel mondo del lavoro odierno in rapida trasformazione
sempre più sovente un lavoratore
è costretto a metter mano alla propria
formazione professionale o perché
si è trovato escluso dal mondo del
lavoro (disoccupato) oppure perché
desidera riqualificarsi in vista di un nuovo
o di un migliore inserimento. Si parla quindi
di formazione professionale continua oppure
di formazione lungo tutto il corso della
vita. In
Italia si identifica il concetto di Formazione
Continua con quella concordata fra le Parti
Sociali, definita in un Piano Formativo
di tipo individuale, aziendale, territoriale
o settoriale e tradotta in progetti formativi
finanziabili dai Fondi Interprofessionali
per la Formazione Continua. A tale formazione
accedono i lavoratori occupati di aziende
iscritte ad un Fondo Interprofessionale
a cui vengono così indirizzate, volontariamente,
le quote che obbligatoriamente devono essere
versate, ogni anno, all'INPS (0,30% della
retribuzione lorda annua di ogni dipendente).
Al marzo 2009 operano 14 Fondi Interprofessionali
in Italia, autorizzati a gestire la propria
raccolta di quote "zero trenta"
che le singole aziende decidono di indirizzare
loro. Gli
obiettivi della formazione continua finanziabile
dai Fondi Interprofessionali sono definiti
nei bandi pubblici che ogni Fondo emette
sulla base delle risorse raccolte. Tali
obiettivi possono essere di tipo professionale
e riconosciuti nell'organizzazione del lavoro
dell'azienda, oppure essere finalizzati
all'acquisizione di informazioni e/o competenze
di tipo obbligatorio (salute e sicurezza
nei luoghi di lavoro) o per competenze/interessi
di tipo individuale cui il lavoratore può
accedere anche singolarmente. Qualunque
obiettivo formativo riconoscibile e finanziabile
da un Fondo Interprofessionale deve comunque
essere oggetto di un Accordo fra le Parti
Sociali.
Centro
di formazione professionale
Per
centro di formazione professionale (abbreviato
in CFP) in Italia si intende un istituto
che vuole aiutare giovani ed adulti a perfezionare
la propria formazione professionale ed aiutarli
ad entrare nel mondo del lavoro.
Corsi
tipici dei CFP
Per raggiungere i propri scopi il CFP
attua generalmente i seguenti percorsi:
corsi
di qualifica professionale: sono comunemente
rivolti a ragazzi in uscita dalla scuola
dell'obbligo; hanno una durata di due/tre
anni e si concludono con un esame che dichiara
il raggiungimento della qualifica professionale.
corsi di specializzazione: sono rivolti
a ragazzi e/o adulti che avendo già
ottenuto una qualifica professionale intendono
approfondire le proprie conoscenze e capacità
nel settore professionale di loro interesse;
hanno generalmente la durata di un anno.
corsi post-diploma: sono rivolti alle persone
che hanno raggiunto, attraverso l'esame
di stato, un diploma di scuola media superiore
e vogliono completare la propria formazione
professionale; hanno generalmente la durata
di un anno.
corsi di istruzione e formazione tecnica
superiore.
Modalità
operative tipiche dei CFP
Il CFP si differenza da un istituto scolastico
per alcune modalità operative particolarmente
accentuate:
Imparare
facendo: si dà preminenza alle
attività di laboratorio rispetto
alle attività più teoriche
proprie dell'aula scolastica.
stage nelle aziende: è un modo
per conoscere il lavoro ed il mondo delle
aziende (molto diverso da quello familiare
e scolastico); si ha la possibilità
di sperimentarsi in un contesto ormai
prossimo a quello che sarà il lavoro
di domani.
orientamento professionale: attenzione
data al giovane/adulto perché possa
scegliere in modo convinto e motivato
il proprio inserimento lavorativo in un
mondo sempre più frammentato.
Gestione
dei CFP
I Centri di formazione professionale sono
diretti da enti di formazione i quali rendono
conto del loro operato alle Regioni oppure,
in certi casi, sono diretti dalla Regione
stessa.
Ente
di formazione
In
Italia si definisce come Ente di formazione
un organismo di natura privata (come associazione,
cooperativa, ...) che svolge come suo compito
principale la formazione, non solo professionale
delle persone (sia giovani che adulti). Gli
Enti di formazione sono sovente nati come
emanazione di associazioni di categoria, di
sindacati, di congregazioni religiose, di
enti datoriali e di enti pubblici. Un ente
di formazione svolge la sua attività
erogando corsi, attivando percorsi di orientamento
professionale, organizzando attività
di stage e favorendo l'inserimento lavorativo
e/o sociale dei propri utenti. Coordina
la propria attività con le regioni
e dal 2001 con le Province italiane, stipulando
con esse delle convenzioni ed accedendo così
a dei finanziamenti pubblici.
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